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il progetto

Background

  Lo scopo di questo progetto, intrapreso in collaborazione da docenti delle Università di Pisa, Bergamo e Trento, con l'assistenza tecnica del centro Signum della Scuola Normale Superiore, è quello di ricostruire una collezione di disegni raccolta su un lungo arco cronologico (circa 1709-1723) dal primo Direttore della Society of Antiquaries londinese. L'eccezionalità di questa collezione smembrata e dispersa sta nel documentare lo stato di conservazione di monumenti italiani antichi e moderni, ma anche nell'essere una vivace testimonianza delle crescenti preoccupazioni storiografiche che andavano sviluppandosi in quella cerchia di accademici ed antiquari inglesi del tardo secolo XVII e primissimo XVIII strettamente connessa ai corrispondenti ambienti fiorentini e romani.

Estate of the late Sir Paul Getty, K.B.E., Wormsley Library, England

Il nostro scopo si configura quindi come il tentativo di spiegare attraverso questi disegni la crescita in Inghilterra di un dibattito critico e storiografico che prese le mosse dallo studio dell'arte italiana, per poi estendersi, in un secondo momento, ad una investigazione parallela dell'arte e dell'architettura inglese.

  Figlio dell'architetto William Talman (1650 - 1719), ed architetto egli stesso, la fama di John Talman non è affidata ai suoi progetti - di cui nessuno pare esser stato edificato - ma piuttosto ai suoi interessi antiquari e collezionistici, riconosciuti pubblicamente nel 1718 con l'elezione alla carica di Direttore della neonata Society of Antiquaries di Londra, carica che occupò fino alla morte sopravvenuta nel 1726. Talman (1677 - 1726), descritto da un contemporaneo come "il più indefatigabile collezionista di tutto ciò che può esser definito curioso, appartenente sia al presente che ad epoche passate", raccolse una collezione impressionante per mole: nel 1724/25 se ne stimava la consistenza in circa duecento volumi di disegni che, tuttavia, non ne rappresentavano l'entità complessiva. La collezione era infatti costituita da molti altri volumi di "Disegni di Architettura in tutte le sue branche", come si evince anche dai diversi cataloghi di vendita. Basti ricordare che la vendita Talman del 1727 includeva ben 271 lotti di disegni, e che quella del 1728 annoverava altri 715 lotti.  

  Il respiro della collezione è sorprendente, ma ancora più significativo è il progetto intellettuale o, per usare le parole di Talman, il "metodo" che la sottende. La collezione è infatti tematica, e all'interno di questa griglia concettuale si articola cronologicamente senza, tuttavia, un' ovvia classificazione per scuole e/o autori. Il fine ultimo era quello di creare una sistematica storia visiva di alcuni aspetti dell'antichità classica e del mondo cristiano. L'uso di disegni come veicolo per una storia non solo dell'architettura ma della cultura in generale non ha paralleli; le origini di un simile approccio sistematico può essere fatto risalire al programma formulato all'inizio del secolo XVII da Francis Bacon per una "Storia della Conoscenza e delle Arti".

Estate of the late Sir Paul Getty, K.B.E., Wormsley Library, England

  I riflessi più immediati del programma di Bacon sono rintracciabili verso la metà del secolo XVII nel progetto per una "Storia dei Mestieri" iniziato da John Evelyn, come anche nella proposta di un'opera collettiva , sempre sulla Storia dei Mestieri, lanciata al momento della fondazione della Royal Society. Sebbene un numero di storie settoriali, come quella dell'abbigliamento, della manifattura di arazzi, e della panificazione, fossero state redatte o progettate da membri della Royal Society durante il decennio 1660, una grande opera collettiva non vide mai la luce. Per parte sua l'impegno di Evelyn si tradusse in un fitto numero di pubblicazioni su mestieri specificamente connessi alle arti. Elemento propulsore del progetto era la convinzione che, attraverso la raccolta di informazioni storiche e tecniche, e quindi dalle conoscenze così acquisite, fosse possibile contribuire allo sviluppo delle varie arti e mestieri. Queste idee iniziarono ben presto a pervadere la letteratura sulla pittura, nel 1685 con l'opera di William Aglionby Painting Illustrated in Three Diallogues, seguita dalla traduzione del trattato di Du Fresnoy ad opera di Richard Graham, e infine con i trattati di Jonathan Richardson. John Talman apparteneva ai circoli intellettuali in seno ai quali nacquero queste opere, pertanto la sua impresa non deve essere letta come un fenomeno privato ed isolato, ma piuttosto come un prodotto di questo più ampio progetto culturale.

  Il Copialettere di Talman, di cui sopravvive solo un volume nella Bodleian Library, Oxford, svela il suo intento che consisteva - come ebbe a scrivere a Richard Topham in una lettera da Roma del 31 Maggio 1710 - "commissionare moltissimi bei disegni relativi all'architettura di diverse parti dell'Italia al fine di dare un'idea chiara del gusto italiano nella loro bella maniera di decorare gli interni degli edifici". Insieme a questo corpo documentario dell'architettura moderna Talman prevedeva anche un "corpus completo delle statue antiche, delle gemme e dell'architettura". In una lettera scritta a Topham da Firenze il 18 Novembre 1709, Talman descrive questo progetto nei suoi più minuti dettagli: era sua intenzione collezionare disegni (tra cui anche quelli di antichi maestri), commissionarne altri, e farli riprodurre in incisione al fine di formare una grande opera a stampa che spiegasse il mondo antico attraverso le immagini dei suoi monumenti, sculture, gemme, medaglie ed utensili. Nel suo complesso l'opera si sarebbe presentata come qualcosa di affine al Museum Cartaceum di Cassiano Dal Pozzo, e strettamente connessa all' Antiquité Expliquée di Montfaucon, entrambe ben note a Talman.

  Un terzo aspetto del progetto avrebbe implicato la commissione di disegni di chiese, monasteri, arredi ed abbigliamenti liturgici la cui raccolta aveva il fine di costituire una storia visiva del Cristianesimo, e del sentimento religioso in senso più lato. Una lettera a Monsieur De la Mottray a Costantinopoli documenta l'interesse di Talman per ottenere disegni di moschee; li desiderava "[...] grandi, assai precisi, su carta e con accurati colori per i marmi, le decorazioni e le cerimonie che in esse hanno luogo. Desidero le piante, ma anche delle vedute di grandi dimensioni, cioè alte 9 indici, dei paramenti sacri, sia dei Greci che dei Turchi; e poi delle vedute particolari di parti dei loro tempi, per esempio il fonte battesimale, i lavacri, i pulpiti, i ginecei per le donne, i cori, gli altari, le campane, le croci, le mitre, i calici o qualsiasi altro tipo di arredo religioso, insieme alla descrizione delle loro cerimonie". Questo interesse per riti diversi da quello cattolico romano è documentato anche da un nutrito gruppo di disegni che dopo la vendita all'asta del 1728 confluì eventualmente nella collezione di Josiah Wedgwood II. Tra questi sono contenuti fogli che mostrano il "pane eucaristico preparato per la Comunione e Consacrazione secondo il rito greco", "un cucchiaio in bronzo usato per amministrare il sacramento nella Chiesa Greca", "la veste di un Diacono Greco", "un ostia e uno stampo per ostia sacramentale usato nel rito Assiro", un "asterisco secondo il rito russo-polacco", una "mitra secondo il rito Greco".
  Sebbene questi disegni, con le loro estese annotazioni sulle peculiarità di ciascun rito, testimonino un approccio sistematico, illuminato e di ampio respiro allo studio della religione, non sono numericamente comparabili al volume di materiale raccolto sulla chiesa cattolica. E neppure riescono a camuffare il fatto che l'interesse di Talman per il cattolicesimo andava ben oltre il semplice desiderio di documentare un aspetto della civilizzazione.
Board of the Trustees of the Victoria and AlbertMuseum, London

Board of the Trustees of the Victoria and AlbertMuseum, London

  I disegni che formano il corpus di Insignia Auguralia, Sacralia et Sacerdotalia documentano con dovizia di particolari non solo la liturgia della chiesa cattolica romana nel suo insieme, ma anche lo stato fisico di particulari chiese italiane tra il 1709 e il 1717. Il "metodo" di Talman consisteva nel registrare qualsiasi cosa degna di nota nelle principali chiese delle città italiane da lui visitate a partire dalla morfologia architettonica dell'edificio nel suo insieme, per concentrarsi poi su particolari elementi dell'interno come altari, cupole, tramezzi e pavimenti, sempre fornendo alzati, sezioni e piante, per poi procedere con disegni di arredi ecclesiastici, oggetti preziosi, e paramenti usati regolarmente nella liturgia, come anche conservati nei tesori. Molti di questi tesori ecclesiatici furono saccheggiati dalle truppe Napoleoniche e non ci sono pervenuti, altri invece sono stati trasformati; in molti casi i disegni di Talman sono spesso l'unica testimonianza della loro esistenza.

Scopo

Estate of the late Sir Paul Getty, K.B.E., Wormsley Library, England

  Il gruppo di ricerca ha inteso produrre uno studio esaustivo dei disegni sopravvissuti della collezione di John Talman (1677 - 1726). Il nostro scopo è stato quello di usare i disegni come fonti per documentare sia le condizioni fisiche ed il contenuto delle chiese italiane rilevate da Talman, che le antichità su cui egli concentrò la sua attenzione. I disegni sono, al contempo, fonti per ricostruire i complessi meccanismi culturali e materiali attraverso i quali questa collezione fu assemblata.

  Ciascun disegno solleva infatti una serie di problemi connessi con:

  • le preoccupazioni di un più ampio contesto antiquario,
  • l'emergere di un approccio storico e sistematico alla documentazione che aveva paralleli in altri
  • paesi europei (a questo proposito gli esempi di Cassiano e Montfaucon sono significativi),
  • il cristallizzarsi di una serie di sofisticate e "moderne" convenzioni rappresentative,
  • la relazione tra immagine e descrizione verbale nel caso di quei disegni accompagnati da un testo esplicativo.

  Attraverso i disegni è infine possibile affrontare il tema della domanda e dell'offerta nel mercato di disegni contemporanei, come anche in quello degli antichi maestri.

  Ci auguriamo di aver realizzato quello che il compianto Hugh MacAndrew (1931 - 1993) aveva perseguito. La sua visione è stata associata alla nostra diversa concezione del lavoro di squadra, radicata nella convinzione che un'opera interpretativa di questo respiro possa essere portata a compimento solo attraverso la sinergia di varie specializzazioni, garantendo così la possibilità di coprire un vasto arco cronologico nei campi dell'architettura, della scultura e delle arti minori.

Estate of the late Sir Paul Getty, K.B.E., Wormsley Library, England


Risultati Finali

  Abbiamo prodotto un catalogo on-line dei disegni di Insignia Auguralia, Sacralia, et Sacerdotalia disegnati da Talman o da lui commissionati. Ciascuna scheda è collegata ad un oggetto sopravvissuto o comunque connesso. Il catalogo include anche una sezione dedicata alla sua collezione di antichi maestri al fine di dare una visione a tutto tondo dei gusti e dell'attività di John Talman.

  La decisione di rendere il catalogo accessibile in rete è stata dettata da due considerazioni, da un lato il desiderio di rendere la collezione accessibile al più vaso pubblico nella maniera più semplice, dall'altro la necessità di aggiornare continuamente il database. Disegni di Talman, o provenienti dalla sua collezione, appaiono continuamente in collezioni pubbliche o private come anche sul mercato, facendo crescere il corpus. La tecnologia informatica offre la possibilità di integrare il database in tempo reale.

  Non abbiamo comunque completamente rigettato l'idea di una pubblicazione di tipo più tradizionale e produrremo un libro, intitolato John Talman's Collection of drawings as a historia of art from Antiquity to Christianity, che sarà integrato dai contributi di studiosi che non hanno fatto parte dell'originario gruppo di lavoro, ma che collaboreranno a contestualizzare l'opera di Talman nell'Inghilterra di tardo Sei e primo Settecento nel corso di un convegno di due giorni organizzato dal Paul Mellon Center for British Art di Londra.

  Un ulteriore prodotto di questo progetto sarà la pubblicazione della corrispondenza dello scultore fiorentino Giovanni Battista Foggini al quale Talman fu legato da stretti rapporti durante il suo lungo soggiorno italiano.


Metodi di lavoro

  Sebbene gli storici dell'arte non lavorino di solito in gruppo e non condividano i risultati delle loro ricerche in corso, i membri di questo gruppo avevano alle spalle una consolidata frequentazione e collaborazione scientifica e perciò non hanno avuto difficoltà a lavorare in strettissima connessione. Il gruppo ha nel suo insieme usufruito dell'assistenza di un piccolo numero di giovani ricercatori, che hanno partecipato alla redazione di ciascuna sezione del catalogo, hanno collaborato a documentare attraverso la ricerca d'archivio l'evidenza fornita dai disegni su interni e tesori ecclesiastici, oltre a rintracciare e sostanziare la rete di contatti che aveva reso possibile la formazione di una collezione di questo calibro.

  Due membri del gruppo di ricerca hanno usufruito di congedi dall'attività didattica per potersi dedicare interamente al progetto, mentre gli altri hanno continuato ad ottemperare ai loro obblighi didattici. Il gruppo si è incontrato con cadenza mensile a Pisa, mantenendosi nel frattempo in continuo contatto telefonico e epistolare attraverso la posta elettronica; le persone residenti in Toscana si sono incontrate ogni settimana. Tutte le volte che ciò è stato possibile si sono organizzati viaggi di gruppo nelle collezioni inglesi, ci siamo divisi invece nel corso di viaggi in Italia o presso altre collezioni europee ed americane.


Membri del gruppo di ricerca

The Trustees of the Chatsworth Settlement, Chatsworth, England Cinzia Maria Sicca, Università di Pisa
Andrea Bacchi, Università di Trento
Antonella Capitanio, Università di Pisa
Marco Collareta, Università di Bergamo
Donata Devoti, Università di Pisa
John F. Harris, London

Alida Isolani, IT designer, Signum, Scuola Normale Superiore, Pisa

Cristina Borgioli
Sara Damiani
Andrea Del Grosso
Francesco Freddolini
Cristiano Giometti
Paolo Francesco Girardi
Florence Moly
Alberto Salvadori
Dimitrios Zikos

The Trustees of the Chatsworth Settlement, Chatsworth, England


Finanziamento del Progetto

Il progetto Talman è stato interamente finanziato dal Getty Grant Program; il Paul Mellon Center for British Art ha fornito un generoso supporto pratico e logistico.